La tradizione alimentare del
nostro territorio, essenzialmente legata alla cultura contadina, ha radici
antichissime e utilizza materie prime elementari - come i cereali, l'olio,
i latticini, le verdure e gli agrumi - che, combinate assieme in ricette
semplici, esaltano i sapori tipici della cucina mediterranea.
Fra le preparazioni tipiche e
caratteristiche del territorio si annovera il pane nero, detto anche pane
di casa e conosciuto come pane di Lentini nelle contrade viciniori, a
testimoniarne l'unicità della preparazione e del gusto. Viene preparato
con farina di semola di grano duro, lievitato con il criscenti,
cioè parte dell'impasto del giorno prima, e cotto nel forno a legna.
Altro prodotto notevole che
assume connotazioni di tipicità è la focaccia ripiena o cudduruni.
Viene preparata con un' impasto di farina di semola di grano duro steso e
ripiegato a guisa di mezzaluna su un ripieno di broccoli neri e fette di
pecorino o di cipolle o di verdure varie. La cottura fino a doratura
avviene nel forno a legna.
L'arancia, soprattutto a polpa
rossa, viene consumata fresca o utilizzata in insalata, di cui si
conoscono numerose varianti. La ricetta più semplice, che permette di
gustare appieno le caratteristiche di questo frutto unico, prevede
l'accompagnamento con lo scalogno tritato grossolanamente e, come
condimento, sale e un filo d'olio d'oliva. E' eccezionale se accompagnata
da pane nero.
Lentini, la città di Gorgia e del Notaro
Jacopo, delle arance rosse e del ‘pane di casa’, con i suoi
caratteristici vicoli, con il suo ubertoso territorio - in buona parte agrumetato
- che la circonda, con l’invaso artificiale del Biviere, di anno
in anno sempre più oasi di riposo per tante specie d’uccelli migratori
durante gli spostamenti, ben si presta ad una visita, anche veloce, per
chi da Catania si dirige verso Siracusa , Ragusa o il Calatino.
La sua
posizione baricentrica rispetto all’aeroporto di Catania e alle
direttrici stradali costituite dalle statali 114 e 194, è tale da
consentire una mirata deviazione verso Leontinoi.
Il
barocco delle chiese principali, la Matrice dedicata a S. Maria la Cava e
S. Alfio, S. Luca, la SS. Trinità, S. Francesco di Paola, è li a mostrare
il suo splendore nonostante non tutte le ferite del sisma del dicembre
1990 siano state completamente risanate.
E
proprio dal centro storico è possibile partire per un suggestivo percorso
alla scoperta dei vecchi quartieri, scavati e ricavati nel tufo, fino a
raggiungere – passando tra i resti di chiese bizantine e testimonianze
dell'epoca federiciana - il parco archeologico, con i resti
dell’insediamento greco che diede i natali, sette secoli prima della
nascita di Cristo, alla città.
La
visita, dopo aver ammirato le testimonianze
archeologiche del territorio custodite nel Museo archeologico (piazza
degli Studi, tel. 095 7832962), può proseguire alla Casa
dello scirocco di contrada ‘Piscitello’ di Carlentini, praticamente
attaccata al centro urbano, sulla provinciale Lentini-Agnone, esempio
geniale di abitazione naturalmente condizionata, immersa in un agrumeto
che ben rappresenta la coltura tipica della zona.
Meritorio di visita, previo contatto con il locale Consorzio di bonifica
di piazza dei Sofisti, l’invaso artificiale del Biviere: il visitatore
munito di cannocchiale potrà agevolmente localizzare cicogne, cavalieri
d’Italia e tante altre specie d’uccelli migratori e predatori che hanno
eletto la loro dimora proprio nel ricostruito lago, ai margini di quei
‘campi leontini’ di ciceroniana memoria, famosi per la fertilità ed il
frumento con cui si rifornivano i granai di Roma.
|
Il
Biviere al tramonto
(Foto G. Tinnirello) |
|
Leontinoi.
Tombe a gradoni (Foto G. Tinnirello) |
|
Il
Castellaccio. Sala ipogea (Foto G. Tinnirello) |
|
Lentini. Quartiere
S.Paolo (Foto G. Tinnirello) |
|
L'ARANCIA
ROSSA
DI SICILIA
Gli agrumi sono conosciuti
e apprezzati in tutto il mondo per la bellezza dei frutti, la fragranza dei
fiori e per l'aspetto lussureggiante della pianta. Ma le caratteristiche più
importanti che hanno permesso a questa coltura di diffondersi sono le
qualità organolettiche e le proprietà nutritive e terapeutiche dei frutti. I
frutti di arancia si distinguono per l'alto contenuto di zuccheri totali. La
frazione zuccherina dell'arancia
costituisce una ottima fonte di energia prontamente
assimilabile.
Basterebbe solo un bicchiere di
succo di arancia a colazione a far fronte alle necessità energetiche
dell'organismo nella prima parte della giornata. E una spremuta d'arancia
è in grado di ripristinare velocemente buona parte delle risorse
energetiche consumate durante l'esercizio di una attività sportiva. Gli
acidi organici (citrico, malico e isocitrico) svolgono una
importante funzione biologica, assicurando continuità alla sequenza di
reazioni della respirazione cellulare. Inoltre l'acido citrico e il pH,
presenti nel succo d'arancia, formano un ottimo sistema tampone capace di
regolare il pH nello stomaco. L'elevato contenuto di elementi minerali,
specialmente di potassio, calcio, magnesio, fosforo, nonché la presenza di
tracce di ferro, rame, zinco, manganese, sodio, cobalto, zolfo, bromo,
iodio rendono le arance indispensabili nella dieta alimentare giornaliera,
in quanto molte di queste sostanze catalizzano diversi processi enzimatici
che si verificano nell'organismo. lnoltre, il basso contenuto in sodio
conferisce all'arancia particolare interesse dietetico, specialmente per
chi soffre di ipertensione e necessita di alimentazione
iposodica.
Gli agrumi, sia come frutto
fresco sia come succhi, costituiscono una delle principali fonti di
vitamina C (o acido ascorbico) nella dieta delle popolazioni dei Paesi
industrializzati. Sono indicati nella cura dello scorbuto e delle
deficienze immunitarie e una serie di esperimenti scientifici
attribuiscono alla vitamina C un importante ruolo nella prevenzione del
cancro. L'acido ascorbico con le sue ben note capacità antiossidanti è in
grado di bloccare i radicali liberi, sostanze tossiche prodotte dal nostro
organismo, che determinano fenomeni degenerativi a livello cellulare. Ai
radicali liberi si attribuisce l'accelerazione dei normali processi di
invecchiamento del corpo, ma la loro attività è causa di malattie ben più
gravi come il cancro.
Oltre alla vitamina C, non mancano negli agrumi quantità
apprezzabili di altre vitamine, come il beta-carotene o provitamina A, le
vitamine del gruppo B (Bl, B2, B6), l'inositolo, l'acido pantotenico e
nicotinico, anche queste di importante valore terapeutico verso alcune
malattie. Le arance contengono anche esperidina, il principale flavonoide
con proprietà antiallergiche, antinfiammatorie e antivirali. L'esperidina
inoltre cura la fragilità capillare e preserva i vasi sanguigni
dall'ispessimento, riducendo così il rischio di trombosi. Appartengono
alla classe dei flavonoidi i pigmenti rossi, denominati antocianine,
presenti nelle arance Tarocco e soprattutto Moro e Sanguinello. Anche a
queste sostanze vengono attribuite proprietà protettive dei capillari
sanguigni. Ma la caratteristica più importante è la capacità delle
antocianine di funzionare da antiossidanti a livello cellulare. Consumando, quindi, arance o succhi
pigmentati si possono prevenire tutti quei danni provocati dalle reazioni
radicali che che si verificano nelle cellule quando l'organismo è
sottoposto a stress (invecchiamento, intossicazioni, ulcera gastrica e non
ultimo il cancro).
(Notizie tratte e, in parte rielaborate, da una scheda del dr. Paolo
Rapisarda, Istituto Sperimentale Agrumicoltura di Acireale)
L'Arancia
Rossa sulla BBC
Domenica 4 marzo
2007 il canale radiofonico "Radio 4" della BBC di Londra ha
trasmesso, nell'ambito della rubrica "The Food Programme", un
servizio di Dan Saladino sull'arancia rossa di Sicilia,
realizzato in parte con la collaborazione di Slow Food
Lentini.
Il programma si può scaricare utilizzando questo
collegamento |
|